In generale, allo scopo di identificare il cliente, sono richiesti la carta d’identità o la patente di guida (entrambi validi per il periodo in corso) e il codice fiscale. La documentazione per identificare il cliente deve essere completata per i cittadini UE con il certificato di residenza mentre i clienti extracomunitari dovranno consegnare il documento di soggiorno.
L’ottenimento del prestito passa anche dal controllo della condizione lavorativa e reddituale. I lavoratori dipendenti devono far pervenire l’ultima busta paga (a volte sono richieste le ultime due) ed eventualmente il CUD, mentre per i pensionati basterà presentare l’ultimo cedolino o il modello Obis M INPS. Maggiore documentazione è richiesta ai liberi professionisti che devono esibire l’ultima dichiarazione dei redditi (730 oppure Modello Unico), il modulo F24 attestante i pagamenti, il certificato di attribuzione della partita IVA e la visura camerale.
In alcuni casi e per determinati finanziamenti potrebbe essere necessario allegare le copie delle ultime bollette di luce, acqua e gas (regolarmente pagate) o un preventivo della spesa da sostenere.
Un utente che richiede una qualsiasi forma di prestito a un istituto di credito, viene inserito automaticamente in una banca dati del CRIF (Centrale Rischi Finanziari). Da quel momento, tutte le notizie riguardanti il finanziamento verranno conservate per un certo periodo di tempo, variabile in base alle finalità del trattamento e alle vicende del credito.
Le informazioni contenute saranno disponibili per tutte le altre banche o società finanziarie alle quali lo stesso utente si rivolgerà per avere un successivo prestito. Dal database potrà risultare che l’utente paga o ha pagato regolarmente il debito, oppure che lo stesso è considerato un cattivo pagatore perché ha rimborsato in ritardo, o non ha versato determinate rate del proprio prestito.
Cancellazione dei dati
Le informazioni contenute nel database del CRIF vengono automaticamente rimosse secondo delle precise tempistiche.
Per i finanziamenti rifiutati dalla banca o annullati dallo stesso richiedente, i dati si cancellano dopo 30 giorni dalla data di annullo/rifiuto; se invece il prestito viene erogato e si conclude con pagamenti puntuali e integrali, ci sarà la cancellazione dopo 36 mesi dalla data di cessazione del rapporto.
In caso di morosità nei pagamenti che non superano le due rate, poi regolarizzate, i dati saranno eliminati dopo 12 mesi dalla comunicazione del saldo del debito, un termine che sale a 24 mesi per i ritardi che superano le due rate non evase.
Per quanto riguarda invece gli inadempimenti definitivi, intesi come i pagamenti del debito mai avvenuti nonostante i solleciti e le intimazioni, i dati si cancelleranno 36 mesi dopo la data di scadenza del finanziamento.
L’iter in caso di mancata cancellazione
Può succedere che la cancellazione dal database venga effettuata con ritardo, facendo permanere le informazioni del finanziamento oltre i tempi previsti.
In questo caso, l’utente potrà richiedere la rimozione al CRIF utilizzando il modulo online presente sul portale della stessa Centrale, da inviare via e-mail, fax o posta; il CRIF avrà il dovere di eliminare i dati entro 90 giorni dalla richiesta. Per ottenere informazioni sullo stato di evasione della propria domanda, basterà consultare il sito della Centrale inserendo il numero della pratica.
Un mutuo ristrutturazione è strettamente legato ai lavori inrenti l’immobile che si offre in garanzia; al contrario un prestito per ristrutturazione è una somma ottenuta da destinare a piacimento alla ristrutturazione e a spese che derivano da questa.
Chi richiede un prestito a un istituto di credito viene inserito automaticamente in una banca dati che consente di valutare il suo profilo creditizio. Per verificare se si è cattivi pagatori si fa una semplice richiesta alla banca, alla CR oppure al SIC.
La cessione del quinto è una forma di prestito personale che consente di rimborsare il debito trattenendo una parte del proprio stipendio o pensione (fino a un quinto).
La nostra procedura è rapida e solitamente l’approvazione avviene entro pochi giorni lavorativi.
Sì, è possibile, previa valutazione della vostra situazione finanziaria complessiva.
Il prestito tramite cessione del quinto ti permette di estinguere i debiti in corso e pagare un’unica rata più bassa per il rimborso.
Il tuo datore di lavoro non può rifiutarsi di accettare la tua pratica, ma prova della notifica del contratto è necessaria per l’erogazione del finanziamento.
Come capire se il prestito con cessione del quinto è la soluzione alle proprie necessità: quando conviene, chi può ricorrere a questo prestito. Principali differenze e vantaggi rispetto al prestito o al mutuo.